lunedì 14 aprile 2014

Il M°Francesco Paniccia carismatica figura intervistata da Deliri Progressivi

"Vorrei portare la musica nei luoghi del recupero e della sofferenza;
renderla attiva nella società, fare in modo che diventi una bandiera di riscatto, di piacere
e di speranza per il maggior numero di persone possibile"

Intervista a cura di Alessandra Prospero
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Figura carismatica, abruzzese di origine (è nato ad Ortona nel 1977) ma romano d’adozione,il maestro Francesco Paniccia è un artista riflessivo e innovatore. Diplomatosi in pianoforte presso il Conservatorio di Bari, ha perfezionato la propria formazione musicale in Italia e all'Estero. Si è esibito nella duplice veste di pianista e compositore in concerti e performance di varia natura, tanto in luoghi classici, quanto in spazi "en plein air" ed "off". Ha suonato, tra l'altro, presso la Filarmonica Nazionale di Varsavia, la Sala Baldini e il Teatro Manzoni a Roma, i faraglioni di Capri (dove primo nella storia dell'isola, ha dato voce ad un gran coda Yamaha posizionato a picco sul mare) e l'Auditorium dell'High Melton University College di Doncaster (GB). Alcune sue composizioni per pianoforte sono state eseguite con successo in Belgio e Lussemburgo dal pianista Giacomo di Tollo. Ha musicato numerosi video, tra cui uno per il Centenario della Fillea Cgil, nell'ambito di una performance a cura di teatr_aria e il dvd "La Giornata del Ricordo" (realizzato con contributi governativi, in memoria delle vittime delle Foibe). Ha ricevuto lusinghiere recensioni e citazioni da numerosi organi di stampa e TV come: Il Mattino, Il Tempo, RomaSeraNews, H2O, L'Osservatore Romano, Avvenire, Rockschock.it, Il Corriere Laziale, la Tv Nazionale Polacca, Oubliette Magazine, il notiziario web di Radio Vaticana, Cosmopolitan, etc. Collabora attivamente con il teatro e le arti performative, affiancandosi spesso alla giovane regista ed autrice Mariaelena Masetti Zannini ed alla compagnia teatrale l'"Eco dei Sanpietrini".



Maestro Paniccia, partiamo dalle sue influenze musicali, chi mi citerebbe?

Tutta la musica classica romantica, il minimalismo francese ed alcuni compositori contemporanei e jazz ... come Jarrett, Ligeti e Piazzolla.

Lavora soprattutto con donne, come mai?

E' una coincidenza, anche se estremamente piacevole. Mi affascinano le donne, mi piace farmi dirigere da loro, nella vita come nell'arte, e non solo per ragioni anatomiche (ride). L'universo femminile mi incanta e dalla sua comprensione, o almeno da un parziale tentativo in quella direzione, anche noi uomini possiamo capire qualcosa in più di noi stessi. In fin dei conti siamo generati da loro, nel bene e nel male.


Alcuni suoi pensieri “pubblici”, sui social networks, riguardano la religione. Che rapporto ha con la spiritualità?

L'aspetto mistico mi interessa e il Cristianesimo in particolare ... l'idea di un Dio che va a morire in croce per riscattare l'umanità perfetta da Lui creata, che si è perduta per un atto di sciocca ribellione, non finirà mai di affascinarmi.

Se fosse un brano, oggi che brano sceglierebbe?

Credo l'Ave Maria di Vavilov : è' una tra le Ave Marie più belle che siano mai state scritte, ma Vavilov, compositore russo della seconda parte del 900 non potè mai beneficiare della fama che gli sarebbe derivata dal successo dell'opera. Non solo morì in miseria prima del decollo di quel brano, ma la sua meravigliosa Ave Maria fu anche erroneamente attribuita a Giulio Caccini, compositore italiano vissuto a cavallo tra il 1500 e il 1600. In verità Vavilov aveva una tale umiltà che raramente firmava i suoi brani, ma era solito egli stesso attribuirli ad altri musicisti, per lo più barocchi; questo per una scarsa attitudine ad apparire, credo. Ha scritto vari brani che sono divenuti delle vere e proprie opere tradizionali e l'idea di un artista dotato di talento, che scrive nell'ombra e si ripara dietro le sue opere, senza vendere come potrebbe la sua immagine, e che muore povero per questo, mi incanta. Almeno quanto questa meravigliosa  Ave Maria vocale.

Un progetto che le piacerebbe realizzare?

Vorrei continuare a suonare, fare concerti, insegnare, collaborare con altre arti ed altri individui; crescere e rinnovarmi insomma. Quello che oggi è la mia cifra espressiva e stilistica, che getta le sue radici nel minimalismo romantico, nelle ballate popolari e nella scuola pianistica russa del '900,  potrebbe domani diventare qualcos'altro.  E poi vorrei portare la musica nei luoghi del recupero e della sofferenza; renderla attiva nella società, fare in modo che diventi una bandiera di riscatto, di piacere e di speranza per il maggior numero di persone possibile. Insomma, c'è tanto da lavorare.

Per chi volesse ascoltare il maestro Paniccia dal vivo, le prossime date sono:
il 27/03/2014  in concerto alle ore 21.30
presso il Teatro Arciliuto di Roma,
in Piazza Montevecchio.


Per info e prenotazioni chiamare lo:
06 687 9419 oppure scrivere a:info@arciliuto.it

Alessandra Prospero

http://www.deliriprogressivi.com/3/post/2014/03/il-m-francesco-paniccia-carismatica-figura-intervistata-da-deliri-progressivi.html

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