martedì 8 ottobre 2013

ARPA, MEMORIA, SFUMATURA, FIORE di Maria Luisa Spaziani (tratto da "Luci da IL FOSSO - Ventiquattro segni terrestri per Laudomia Bonanni a cura di Maria Cristina Biggio)


Arpa, memoria, sfumatura, fiore
di corolla non nota ai dizionari.
"Laudomia" vibra in dormiveglia lunghi
la ginestra d'Abruzzo.

La vita è sempre troppo corta. Spesi
troppi giorni lontana da te.
Ma accarezzo i tuoi libri: sono mani
che alle mie fraterne si stringono.




Maria Luisa Spaziani

Nata a Torino, vive a Roma, ha insegnato lingua e letteratura francese all'Università di Messina. Dell'intera sua opera poetica ricordiamo: il libro d'esordio Le acque del sabato (1954) e i successivi Geometria del disordine (1981), La stella del libero arbitrio (1986). Più recentemente ha pubblicato: I fasti dell'ortica (1996), il poema Giovanna D'Arco (2000), La traversata dell'oasi (2002), Poesie dalla mano sinistra (2002), La luna è già alta (2006). Dal francese ha tradotto Pierre de Ronsard, Racine, G.Flaubert, P.J. Toulet, André Gide, Yourcenar, Marceline Desbordes-Valmore. Ha curato inoltre i volumi Pierre de Ronsard fra gli astri della Pleiade (1972) e Il teatro francese del Settecento (1974). Ha pubblicato numerosi articoli su riviste e quotidiani e svariati saggi critici. E' anche autore della raccolta di racconti La freccia (2000) e dei testi teatrali di Teatro comico e no (2004). Ha fondato il Centro Internazionale Eugenio Montale e il Premio "Montale".




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